Gli anni ’70
1970, Torbole ospita il Campionato Italiano del
singolo olimpico “Finn”. La gara è promossa
in collaborazione con la XI zona FIV con sede a
Brenzone, tanto che in qualche annuario questa
manifestazione risulta disputata proprio in acque
veronesi. Sul triangolo torbolano è il trentino Sergio
Golser ad imporsi. È una vittoria importante
che vede protagonisti skipper che racconteranno
pagine memorabili della vela azzurra. Golser è al
timone di “Ra”. Sul podio con lui salgono la medaglia
olimpica di bronzo ad Acapulco ’68, Fabio
Albarelli con “Livenza “, mentre terzo è il palermitano
Gabriele Guccione. L’anno successivo Torbole
“vara” due nuovi eventi. Ancora oggi fanno parte
del suo ricco calendario internazionale. Sono il
trofeo dedicato a Dino Schiesaro e il Tornado Torbole
Trophy. Lo Schiesaro è riservato alla nuova
classe olimpica, il Soling che da Kiel 1972 prenderà
il posto del 5.5 Stazza Internazionale. È una
barca a bulbo per tre persone d’equipaggio firmata
dal norvegese Jan Herman Linge. Sarà ai Giochi
fino a Sydney 2000. La prima edizione dello
Schiesaro viene vinta dall’ex campione d’Europa
Flying Dutchman (con prodiere il giornalista della
“Gazzetta dello Sport” Beppe Barnao) Vittorio
Porta con l’equipaggio Zanasi-Scaramucci. L’anno
successivo si impone il trio napoletano Milone-
Mottola-Oliviero, gli uomini di “Vesuvio”, la barca
delle Olimpiadi di Kiel dove l’oro andò al leggendario
statunitense Buddy Melges e al suo “Teal”,
barca che per anni soggiornò sui moli del Circolo
Vela Torbole.
Il Tornado Torbole Trophy, edizione numero uno,
va alla coppia tedesca degli Schmall (Jorg sarà
bronzo all’Olimpiade di Montreal). Ben presto
questa prova diventa l’appuntamento più affollato
per il cat olimpico dopo i campionati mondiali
ed europei. Nell’albo d’oro trovano posto skipper
della fama di Yves Loday (oro a Barcellona ’92)
e il sebino Giorgio Zuccoli (campione del mondo
nel ’91 e che al francese Loday realizzò le vele del
suo oro). Negli anni ’80 vi partecipa anche Paul
Elvstrom che aveva a prua la figlia Trine. Con lei
condivide la sua ultima Olmpiade, quella del 1984
a Los Angeles.
L’oro canadese di Montreal ’76 con il catamarano
approda sul Garda nel 1973. È il britannico
Reg White. Con Mike Chapman batte i tedeschi
Giehmann-Hornschuch ed i connazionali Jan
Fraser e Tim Coventy nel Campionato d’Europa
Tornado. In verità è uno scontro tra i due costruttori
del cat, la Sailcraft degli White e la Panther di
Fraser. La nazionale italiana è rappresentata dai
liguri Isenburg-Ottonello (22°), i locali Paroldo-
Carmellini (29°), un inedito Fabio Albarelli (che
in verità con questo Cat aveva vinto in assoluto
una Centomiglia) con Leopoldo Di Martino (31°),
Franco Pivoli e Cesare Biagi (36°), tutti portacolori
del guidone torbolano, i triestini Moletta e Apollonio.
In quell’anno si disputa pure il Campionato
Italiano Soling. È un appuntamento importante
perchè segna l’esordio di molti nuovi equipaggi
con il passaggio alla classe a bulbo di timonieri del
calibro di Fabio Albarelli, altri come Flavio Scala
e Loris Modena dopo la scelta di escludere la loro
“Star” dal programma olimpico del 1976. Si corre
dal 24 al 30 giugno. Sono regate bellissime, tutte
caratterizzate, eccetto l’ultima giornata, dalla classica e gagliarda “Òra”. Vince l’equipaggio composto
da Albarelli che ha come manovratori Leopoldo
Di Martino e Carletto Guidotti. Seconda è la
famiglia Serena con Tristano Caracciolo. Fabrizio
Serena, il timoniere, era uno degli ultimi “gentlemen-
skipper”, all’epoca amministratore delegato
di Alitalia e negli anni a venire a capo della compagnia
di navigazione Tirrenia e in ambito sportivo
della Csai, la commissione sportiva dell’automobilismo
agonistico. Terzi chiusero i fratelli Loris e
Umberto Modena con Lucio Nodari per il Circolo
Nautico di Brenzone.
Quell’anno entra nel calendario il Trofeo Andrè
Cornù, manifestazione intitolato al progettista
francese del nuovo doppio olimpico. A vincere
sono i fratelli Philippe e Hubert Follenfant, campioni
d’Europa nel 1972, vice campioni mondiali
per tre anni consecutivi, dal ’70 al ’72, due grandi
interpreti della barca che farà il suo esordio a
Montreal.
Sul Garda, sempre nel 1973, dal gemellaggio con
il Bayerischer Yacht Club, nasce il Trofeo Marina
Preis per la classe FD, altro doppio che ha scritto
pagine memorabili. L’edizione d’esordio è vinta da
due giovanissimi del Circolo, i fratelli Gianfranco
ed Ettore Oradini. Il quadro delle presenze per
le classi olimpiche si chiude l’anno successivo con
la Coppa Internazionale di Pasqua per la Star. La
regata va alla coppia gardesana composta da Flavio
Scala e Gianni Torboli, il primo di Malcesine,
già 5° alle Olimpiadi di Kiel, il secondo di Riva.
La Coppa di Pasqua per vari anni sarà abbinata
al Campionato Europeo di Primavera. Nel ’78 la
doppia vittoria va al tre volte oro olimpico, l’ucraino
Valentin Mankin; nel 1979 al velaio tedesco
Eckart Wagner; nell’81 all’austriaco Hubert Raudaschl,
due medaglie d’argento e ben 10 presenze
alle Olimpiadi; nel 1983 alla coppia tedesca Alexander
Hagen e Vinzi Hoesch, poi singolarmente,
nuovamente, campioni mondiali con la Star
e in altre categorie. Non manca nell’aldo d’oro il
nome degli italiani Dodo Gorla e Alfio Peraboni.
Nel 1996 troviamo sul gradino più alto del podio,
il giovane danese Michael Hesbanek.